domenica 16 novembre 2014

Evan. Il progresso e la minaccia umana.

Parliamo sempre di natura, del rispetto del Pianeta, dell'essere consapevoli che tutto ciò che ci circonda non ci appartiene, ma che va condiviso con tutti gli esseri viventi presenti sulla Terra.





L'uomo è responsabile del mantenimento dell'equilibro. Le nostre mani, le nostre azioni e i nostri pensieri stanno modificando irrimediabilmente i legami che permettono alla vita di esistere. Non possiamo continuare a restare indifferenti davanti a questa realtà. Una realtà ingnorata per ottenere potere e seminare povertà e crudeltà. Le nostre mani hanno ben altre capacità. Usiamole.




Attraverso le mie mani e il mio pensiero ho voluto inviare un messaggio. Dentro di me si è fatta sentire una voce, mi ha descritto tutto, sono riuscito a farla uscire e ho scoperto che è molto di più di una semplice voce.




Hanno preso forma davanti a me e una scarica di immagini. Hanno invaso il mio cervello.




E ancora...




Una dopo l'altra... 





Ho deciso di scrivere il messaggio che Lui mi ha trasferito. Lui si chiama Evan e la sua energia è arrivata tra di noi.





Dopo un incontro con un'entità superiore.....





...è cambiato ed è pronto a combattere contro la minaccia umana.



L'energia di uno spazio indefinito lo ha attraversato lasciando in lui poteri devastanti.





Da tutto questo è nato il mio libro. Un messaggio che voglio condividere, una reazione che voglio scatenare per non lasciare che le nostre mani distruggano anzichè creare.





Manteniamo l'equilibro o la bilancia ci schiaccerà.

E' arrivato nel web! Attenzione!

http://www.rcslibri.it/scheda-libro/?isbn=9788898858149

http://www.ibs.it/code/9788898858149/cigolini-diego/evan-progresso-minaccia.html

http://www.unilibro.it/libro/cigolini-diego/evan-il-progresso-e-la-minaccia-umana/9788898858149

http://www.libreriauniversitaria.it/evan-progresso-minaccia-umana-cigolini/libro/9788898858149



sabato 10 maggio 2014

Compattatore monopala CMS100

Cominciamo con il descrivere i vari modelli di compattatori che la Scalvenzi Soc. Coop. produce. Come detto all'inizio di questo blog, ogni compattatore ha delle caratteristiche proprie, che dipendono dall'utilizzo che il nostro cliente ne farà. Ogni tipo di rifiuto trattato da queste macchine necessità di particolari attenzioni e, soprattutto, ci preoccupiamo di soddisfare le numerose esigenze che i nostri clienti chiedono, in modo da soddisfare qualsiasi tipo di richiesta.

CMS100


Il compattatore monopala CMS100 ha la particolarità di avere maggior volume di carico a parità di lunghezza. Compattatore a perfetta tenuta di liquami. I cilindri idraulici, condotti e cinematismi posti nella parte alta della bocca di carico, fuori dal contatto con i percolati.


Assoluto rispetto della vigente normativa sulla sicurezza. Portellone a movimentazione idraulica completo di guarnizione di tenuta.


Centralina elettro-idraulica o centralina diesel-idraulica alloggiati in apposito spazio di facile accesso anche a compattatore carico. Geometria troncoconica, sezione del cassone curvilinea, facile ed ottima resistenza alla pressione.


Robusto, compatto, assolutamente stagno, cilindri di spinta esterni, non a contatto con i rifiuti. Spinta normale alla resistenza, di grande efficacia.


A fine ciclo, la pala di compressione, serra i rifiuti che non possono disperdersi durante il trasporto. La compressione avviene con l'oscillazione di una articolazione che avanza nella sua configurazione aperta, con la sezione mobile sollevata, ed arretrata nella configurazione chiusa, con la sezione mobile calata che sfiora il fondo arrotondato della camera di compressione. Ottima la penetrazione della pala di compressione; scarso il ritorno dei rifiuti.


L'interfaccia uomo-macchina è molto semplice da utilizzare. Il compattatore è comandato du un PLC programmato a seconda delle necessità del cliente.

Visita il nostro sito per saperne di più oppure chiedi qualsiasi informazione direttamente su questo blog.

Pagina Google Plus +Scalvenzi Soc. Cooperativa 

domenica 9 febbraio 2014

Verniciatura e montaggio quadro elettrico

Terminata la fase di assemblaggio il nostro compattatore è pronto per essere verniciato e subito dopo passerà nell'area "impianto idraulico/elettrico" per essere ultimato e pronto per la consegna. Il compattatore finito viene posizionato in un'apposita area dove i verniciatori dovranno rimuovere la calamina presente sulle lamiere e togliere le impurità rimaste durante la fase di saldatura.


Come si nota dalla foro sopra alcune parti sono già verniciate in antiruggine. Questa operazione viene fatta durante la fase di assemblaggio perchè altrimenti i verniciatori non riuscirebbero ad applicare l'antiruggine dietro ai martinetti, distributori, tubi idraulici etc.





Il compattatore, prima di entrare nella cabina di verniciatura, dovrà essere lavato con un apposito detergente che consentirà alla vernice di aderire in modo migliore alla lamiera perchè priva di oli e impurità.




Nella foto sopra si può vedere dove viene eseguito il lavaggio della macchina. Subito dopo si entra in cabina di verniciatura e si procede con l'applicazione del colore che il cliente ha precedentemente deciso.




L'operatore con abilità e tecnica applica la giusta quantità di vernice su tutta la macchina ottenendo un risultato finale eccellente.




Le due cabine di verniciatura sono dotate di elevatori che permettono di sollavere il compattatore e permettere all'operatore di verniciare il fondo della macchina in tutta sicurezza.




Le cabine sono dotate inoltre di potenti sistemi di aspirazione e impianti filtranti che impediscono la fuoriuscita di vapori all'esterno. Ricordo inoltre che +Scalvenzi Soc. Cooperativa  utilizza vernice all'acqua. Noi siamo a favore dell'ambiente e siamo certificati ISO 14001.


Ora passiamo al montaggio de quadro elettrico e cablaggio sensori.

I nostri tecnici elettricisti hanno il compito di installare il quadro elettrico, il cablaggio esterno, i sensori, la programmazione del PLC e del collaudo finale.

Il quadro elettrico viene sapientemente assemblato da tecnici specializzati che realizzano un lavoro finalizzato a garantire qualità, precisione e soprattutto sicurezza.

Ai nostri clienti dobbiamo garantire che acquistando un nostro prodotto verranno in possesso di un bene curato nei minimi dettagli.

Quando il quadro elettrico è completamente assemblato bisogna procedere all'installazione a bordo macchina.

Questa fase comporta, oltre che al posizionamento fisico del quadro elettrico, anche dell'installazione dei vari sensori e finecorsa che caratterizzano il movimento della pala di compressione. Vengono poi applicati dei sistemi elettrici per garantire all'utilizzatore finale la massima sicurezza della macchina in oggetto.

La foto sopra vi mostra il risultato dell'intero cablaggio completato e di seguito vediamo la nostra macchina modello TCN7000 completata.

Siamo pronti per consegnare il nostro compattatore finito!

Nei prossimi post vi mostrerò le varie tipologie di macchine che la Cooperativa Scalvenzi produce oltre alle novità appena introdotte tra le quali il nostro nuovo sito internet. Provalo subito, clicca qui e compatta!

A presto!

 

domenica 12 gennaio 2014

Assemblaggio

In questa fase vengono aggiunti tutti i particolari che servono a dare "vita" al nostro compattatore e che ne contraddistinguono le caratteristiche.
Terminata la fase di saldatura si inizia con il togliere i vari pali messi all'interno della macchina per evitare deformazioni durante appunto la saldatura. Come si vede dalla foto sotto.


Cominciamo poi ad applicare i tubi in ferro per il passaggio dell'olio idraulico lungo la finacata del compattatore e le piastre per sostenere il portellone posteriore.


Prima di passare al montaggio del portellone dobbiamo inserire la pala. La pala è un semilavorato ed è il componente, a livello meccancio, più importante della macchina perchè è dove si concentrano le forze per la compattazione dei rifiuti. Vediamo le foto di seguito.


La pala viene appoggiata su di un carrello all'inizio della cassa e poi spinta verso la sede dove verrà alloggiata per svolgere la sua funzione. Vedete quelle barre giallastre sopra la pala? Quelli si chiamato Derlyn. Sono pattini in apposito materile plastico che servono a far scorrere la nostra pala avanti e indietro senza generare attriti ferro su ferro e per rendere silenzioso il movimento. Vengomo inseriti in una apposita cavità.


 Sempre più vicini alla sede per il fissaggio.


Nella foto sopra vediamo che il pezzo è collegato al carroponte per facilitare l'operatore al posizionamento corretto della pala e per poter inserire i Derlyn con più facilità. Il passo successivo è quello di inserire i martinetti che faranno comprimere i rifiuti alla nostra pala. Vediamo di seguito come vengono inseriti.


L'operatore, servendosi del carroponte, comincia a posizionare un primo martinetto (Scalvenzi Soc. Cooperativa è molto attenta alla sicurezza dei lavoratori e per questo utilizziamo catene e fasce certificate per ogni operazione) nelle sedi per essere poi fissato con un perno e imbullonato con viti.


Vedete come l'operatore sta inserendo il martinetto lato stelo nella sede della pala di compressione.


Il martinetto è fissato da un lato alla pala (lato stelo) e da un lato al telaio del compattatore (lato fondello). Come vedete nella foto sopra si nota il perno di fissaggio inserito nello snodo del martinetto.


  Ecco il risultato alla fine della fase.


 La pala è collegata ai due martinetti e pronta per compattare.

Dopo l'inserimento della pala bisogna applicare il portellone posteriore. Quest'ultimo può essere di due tipi : meccanico (la chiusura viene fatta manualmente dall'operatore) oppure idraulico (la chiusura viene fatta attraverso un distributore idraulico e con martinetti). noi vedremo l'applicazione di un portellone idraulico.

Per prima cosa prendiamo il nostro portellone collocato nell'apposito contenitore .


Dopodichè dobbiamo inserire i martinetti che serviranno per l'apertura dello stesso.


Inseriti nelle apposite sedi i due martinetti si procede al fissaggio del portellone alla cassa del compattatore. L'operatore, con molta proffessionalità, garantirà una perfetta squadratura tra il portellone e la cornice del compattatore.




martedì 24 dicembre 2013

Semilavorati

Prima di passare alla fase successiva dell'assemblaggio vi faccio una panoramica sui semilavorati.
Con il termine semilavorato si intende un prodotto intermedio che necessita di un'ulteriore lavorazione per essere commercializzato come prodotto finale. Nel nostro settore i vari semilavorati vengono prodotti in apposite postazioni con l'utilizzo di maschere specifiche perchè devono essere prodotti in lotti tutti perfettamente uguali. E' molto importante ottenere la massima precisione nella costruzione di questi prodotti perchè permettono la realizzazione  del compattatore in modo pratico e veloce.

Di seguito alcuni esempi di semilavorati.

Sopra vedete una serie di travi porta rulli. Dopo la loro costruzione vengono posizionati su appositi cavalletti per permetterne il rapido accesso con carroponte per essere assemblati al compattatore.

Trave porta gancio. Anche questo semilavorato viene prodotto in lotti minimi di 10 pezzi e posizionato su appositi cavalletti che ne facilitano l'utilizzo. Molto importante in questo pezzo sono le saldature che devono essere fatte a regola d'arte perchè vengono applicati i ganci di carramento del compattatore.


 Nelle ceste sopra sono ubicati i portelloni che vengono separati a seconda del tipo di apertura che possono avere e cioè meccanica (a mano) oppure idraulica (attraverso l'utilizzo di martinetti). Quelli che vedete nella foto sopra sono di tipo meccanico.

Come potete osservare il portellone idraulico è strutturalmente simile a quello meccanico con l'aggiunta delle cerniere di rotazione in alto, dei cilindri interni e dei tubi idraulici che portano l'olio ai martinetti.

Ecco il cilindro inserito nel portellone idraulico.

Qui siamo in una delle fasi finali della costruzione della nostra macchina ma volevo mostrarvi altri tre semilavorati che sono il serbatoio dell'olio, il kit poma/motore e il quadro elettrico. Questi tre elementi vengono pre assemblati e montati quasi contemporaneamente.

Primo piano su quadro elettrico.

Prossimamente vedremo alcune fasi dell'assemblaggio sul compattatore di questi semilavorati per poi passare alla descrizione di alcune tipologie di queste macchine che quotidianamente, anche se non ci accorgiamo, ci aiutano nella salvaguardia del nostro territorio. Ovviamente in prima linea ci deve essere l'uomo che con la raccolta differenziata e non solo contribuisce al mantenimento dell'habitat che lo circonda. Sforziamoci tutti a differenziare perchè non ci costa niente in termini di tempo e denaro e aiuteremo l'ambiente, il Pianeta e tutte le specie che lo popolano perchè non siamo soli.





sabato 7 dicembre 2013

Saldatura

Direte : Ma cosa c'entra un'opera d'arte di una grande professionista italiana in questo blog?
Vi rispondo dicendo che tutto quello che facciamo, che ognuno di noi fa, quando lo si fa con passione, professione, convinzione e certezza di raggiungere un obbiettivo è da considerarsi un'opera d'arte. Potrà sembrarvi strano e fuori luogo considerare una saldatura un'opera d'arte ma vi assicuro che non è proprio così.
Questa fase nel nostro settore è molto importante e, le persone dette saldatori, sono dei veri e propri artisti nel loro mestiere e fondono insieme la bravura, l'esperienza e voglia di fare ottenendo risultati molto concreti.
Tengo a precisare che i cordoni di saldatura che vedete in tutte le foto di questo post sono stati realizzati a mano e non da robot. Nella foto sopra si nota la perfezione della mano dell'operatore, la continuità e la precisione nell'esecuzione del lavoro quasi come una pennellata su tela. Questi particolari saldati tra di loro vanno a sostenere un'organo in movimento sollecitato da pressioni fino a 300 bar. La sicurezza è da garantire.
La foto sopra riporta un esempio di saldatura in verticale e potete notare, anche in questo caso, la precisione della mano dell'operatore. Per intenditori, saldare in verticale, non è facile.
Alcune parti della macchina vengono saldate a tratti. Questo metodo di saldatura viene effettuato dove non ci sono solleccitazioni importanti e le parti fuse non sono collegate a movimenti.


Sopra viene riportato un'altro esempio di saldatura verticale. Se non è opera d'arte questa......


La fiancata del compattatore viene saldata per tutta la sua lunghezza. All'interno del cassone vengono a crearsi delle spinte molto alte dovute alla pressione che la pala esercita per comprimere i materiali all'interno e quindi bisogna saldare tutta la fiancata in continuo e non a tratti.
Nelle foto seguenti vi mostro uno dei nostri artisti all'opera. Attenzione agli occhi perchè la luce emessa dalle saldatrici e molto forte e per questo si devono usare le attrezzature di protezione che vengono messe a disposizione.
Come vedete la luce è molto intensa e senza maschera di protezione non si potrebbe eseguire il lavoro di saldatura oltre che ha danneggiarsi irrimediabilmente gli occhi.
Ci sono vari metodi di saldatura e per ognuno una macchina ben definita. Noi utilizziamo saldatura con miscela di gas e filo di rame oppure macchine ad arco pulsato.
La foto sopra mostra l'inizio dell'opera d'arte.

Noi siamo www.scalvenzi.it